SP68 Bianco 2022 terre siciliane IGT (Occhipinti) - Vino bianco

Arianna Occhipinti Arianna Occhipinti

Nuovo

Classificazione: terre siciliane igt 2022

Varietà: moscato di Alessandria 60% albanello 40%

Altitudine: 280 s.l.m.

Terreno: media consistenza. Proviene da sabbie sub appeniniche di natura calcarea

Agricoltura: biologica, nessun intervento chimico

Sistema di allevamento: guyot

Età media delle piante: 15 anni

Epoca di vendemmia: ultima settimana di settembre

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Il nome di una strada, per un vino che è un viaggio. Quello dei contadini che già tremila anni fa partivano dalle campagne con le anfore, e poi le botti, e dentro il frutto del loro lavoro, la fatica, la gioia, ancora l’odore della terra. Il viaggio degli agricoltori, anche oggi diretti alla loro vigna, tra incontri e parole scambiate, sotto il cielo limpido degli Iblei.

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SP68 Bianco 2022 terre siciliane IGT (Occhipinti) - Vino bianco

SP68 Bianco 2022 terre siciliane IGT (Occhipinti) - Vino bianco

Classificazione: terre siciliane igt 2022

Varietà: moscato di Alessandria 60% albanello 40%

Altitudine: 280 s.l.m.

Terreno: media consistenza. Proviene da sabbie sub appeniniche di natura calcarea

Agricoltura: biologica, nessun intervento chimico

Sistema di allevamento: guyot

Età media delle piante: 15 anni

Epoca di vendemmia: ultima settimana di settembre

Tutto è nato dodici anni fa a Fossa di Lupo. Un luogo magico dove la terra, che la sera si colora di rosso ed è pettinata dal vento che arriva dagli Iblei, si appoggia da un lato a una strada: l’SP68. Una strada statale come tante, ma con una storia speciale. Un tempo era di pietra, stretta poco più di un sentiero; tremila anni fa collegava Gela a Kamarina, percorreva - come oggi - le strade del Cerasuolo di Vittoria e da Caltagirone proseguiva per Catania e Lentini. Lì, stretta tra cielo e terra, la linea di quella strada segnava anche il mio destino. Al primo ettaro di terra accanto al mio palmento, a Fossa di Lupo, ne sono seguiti altri. L’azienda si è estesa anche nelle contrade Bombolieri, Bastonaca e Pettineo.


Eppure è ancora come il primo anno. Anche Bombolieri si trova sull’SP68. La vigna qui spazia e s’ingobbisce sullo zoccolo calcareo della contrada, le viti sono di venti e più anni, e la corte su cui affacciano le cantine riesce a intrappolare tutta la forza solare degli Iblei. Mai come in questo nuovo approdo mi sento di aver percorso una strada coerente. Mai come a Bombolieri sento che mi sto portando dietro passato e futuro allo stesso tempo. Era la più antica strada del vino mai attestata. Su quella strada generazioni e generazioni di contadini si erano messi in marcia per portare il loro vino fino alla costa. (Arianna Occhipinti)

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