CLASSIFICAZIONE: CERASUOLO DI VITTORIA DOCG
VARIETÀ: NERO D’AVOLA 50% FRAPPATO DI VITTORIA 50%
ALTITUDINE: 280 S.L.M.
TERRENO: MEDIA CONSISTENZA. PROVIENE DA SABBIE SUB APPENINICHE DI NATURA CALCAREA AGRICOLTURA BIOLOGICA, NESSUN INTERVENTO CHIMICO
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: GUYOT E ALBERELLO
ETÀ MEDIA DELLE PIANTE: 40 ANNI
EPOCA DI VENDEMMIA: PRIMA DECADE DI OTTOBRE
ANNATA: 2013
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Grotte Alte è un luogo: i costoni di roccia calcarea sui quali si regge Vittoria, la mia città. Ma è anche un vino, il mio Cerasuolo di Vittoria, da uve Frappato e Nero d’Avola, la sintesi della mia Sicilia. È un vino mediterraneo che conserva la sapidità del mare e tutta l’aria e le escursioni termiche dei monti Iblei. È armonioso e ha conosciuto un lungo invecchiamento. Forse è il più ambizioso dei miei vini. Elegante e fiero.
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Tutto è nato dodici anni fa a Fossa di Lupo. Un luogo magico dove la terra, che la sera si colora di rosso ed è pettinata dal vento che arriva dagli Iblei, si appoggia da un lato a una strada: l’SP68. Una strada statale come tante, ma con una storia speciale. Un tempo era di pietra, stretta poco più di un sentiero; tremila anni fa collegava Gela a Kamarina, percorreva - come oggi - le strade del Cerasuolo di Vittoria e da Caltagirone proseguiva per Catania e Lentini. Lì, stretta tra cielo e terra, la linea di quella strada segnava anche il mio destino. Al primo ettaro di terra accanto al mio palmento, a Fossa di Lupo, ne sono seguiti altri. L’azienda si è estesa anche nelle contrade Bombolieri, Bastonaca e Pettineo.
Eppure è ancora come il primo anno. Anche Bombolieri si trova sull’SP68. La vigna qui spazia e s’ingobbisce sullo zoccolo calcareo della contrada, le viti sono di venti e più anni, e la corte su cui affacciano le cantine riesce a intrappolare tutta la forza solare degli Iblei. Mai come in questo nuovo approdo mi sento di aver percorso una strada coerente. Mai come a Bombolieri sento che mi sto portando dietro passato e futuro allo stesso tempo. Era la più antica strada del vino mai attestata. Su quella strada generazioni e generazioni di contadini si erano messi in marcia per portare il loro vino fino alla costa. (Arianna Occhipinti)