CLASSIFICAZIONE: PASSITO TERRE SICILIANE IGT
VARIETÀ: NERO D’AVOLA
ALTITUDINE 280 S.L.M.: TERRENO MEDIA CONSISTENZA. PROVIENE DA SABBIE SUB APPENINICHE DI NATURA CALCAREA. AGRICOLTURA BIOLOGICA, NESSUN INTERVENTO CHIMICO
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: ALBERELLO
ETÀ MEDIA DELLE PIANTE: 15 ANNI
EPOCA DI VENDEMMIA: PRIMA DECADE DI OTTOBRE
ANNATA: 2019
Lavorare con la terra. Amarla, rispettarla, parlarle. E da lì trovare il coraggio di sperimentare, di cercare percorsi nuovi, partendo da certezze consolidate. Anche questa è una sfida. E così ho riflettuto e ho pensato che l’evoluzione del Nero d’Avola poteva anche essere l’ appassimento come si faceva una volta per conservare l’uva d’inverno. È nato il Passo Nero, un passito non troppo dolce che mantiene la sua acidità originaria.
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Tutto è nato dodici anni fa a Fossa di Lupo. Un luogo magico dove la terra, che la sera si colora di rosso ed è pettinata dal vento che arriva dagli Iblei, si appoggia da un lato a una strada: l’SP68. Una strada statale come tante, ma con una storia speciale. Un tempo era di pietra, stretta poco più di un sentiero; tremila anni fa collegava Gela a Kamarina, percorreva - come oggi - le strade del Cerasuolo di Vittoria e da Caltagirone proseguiva per Catania e Lentini. Lì, stretta tra cielo e terra, la linea di quella strada segnava anche il mio destino. Al primo ettaro di terra accanto al mio palmento, a Fossa di Lupo, ne sono seguiti altri. L’azienda si è estesa anche nelle contrade Bombolieri, Bastonaca e Pettineo.
Eppure è ancora come il primo anno. Anche Bombolieri si trova sull’SP68. La vigna qui spazia e s’ingobbisce sullo zoccolo calcareo della contrada, le viti sono di venti e più anni, e la corte su cui affacciano le cantine riesce a intrappolare tutta la forza solare degli Iblei. Mai come in questo nuovo approdo mi sento di aver percorso una strada coerente. Mai come a Bombolieri sento che mi sto portando dietro passato e futuro allo stesso tempo. Era la più antica strada del vino mai attestata. Su quella strada generazioni e generazioni di contadini si erano messi in marcia per portare il loro vino fino alla costa. (Arianna Occhipinti)