Il Bruciato 2019 - Tenuta Guado al Tasso - Antinori

Antinori Antinori

Nuovo

Tipologia: Vino Rosso

Gradazione alcolica: 13 vol. 

Uve: cabernet sauvignon 65%, merlot 20%, syrah 15%

MATURAZIONE: la selezione delle uve è molto accurata, sia in campo che in cantina. Alla fermentazione alcolica segue quella malolattica, entrambe all’interno di vasche di acciaio.

AFFINAMENTO: botti grandi di rovere per un lungo tempo di oltre 2 anni.  

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Rosso rubino scuro, con leggere sfumature violacee. Al naso dominano intense note di frutti rossi maturi, seguite da piacevoli sentori di spezie dolci. Al palato il vino risulta equilibrato, armonioso e avvolgente, caratterizzato da una trama tannica sinuosa ed avvolgente. Un vino molto piacevole da bere.

Abbinamenti: A tutto pasto, si abbina a formaggi, vellutate e zuppe. Ottimo con arrosti e brasati.

"Il Bruciato" è il fratello giovane del "Guado al Tasso", un Bolgheri di grande intensità caratterizzato da uno stile moderno ed armonioso. Un rosso che proviene da quei vigneti della Tenuta che non rappresentano la vetta necessaria alla produzione del Guado al Tasso, appezzamenti in cui la gestione della pianta è comunque mirata alla massimizzazione della qualità. La sua maturazione si svolge per almeno 8 mesi in barrique e per almeno 4 mesi in bottiglia: ne risulta un vino di grande intensità e morbidezza, perfetto biglietto da visita della denominazione e della Tenuta.

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Il Bruciato 2019 - Tenuta Guado al Tasso - Antinori

Il Bruciato 2019 - Tenuta Guado al Tasso - Antinori

Tipologia: Vino Rosso

Gradazione alcolica: 13 vol. 

Uve: cabernet sauvignon 65%, merlot 20%, syrah 15%

MATURAZIONE: la selezione delle uve è molto accurata, sia in campo che in cantina. Alla fermentazione alcolica segue quella malolattica, entrambe all’interno di vasche di acciaio.

AFFINAMENTO: botti grandi di rovere per un lungo tempo di oltre 2 anni.  

Nessun altro gruppo del vino italiano può vantare la storia e il blasone degli Antinori, in Toscana. La Famiglia Antinori si dedica infatti alla produzione vitivinicola da più di seicento anni: da quando, nel 1385, Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell'Arte Fiorentina dei Vinattieri. In tutta la sua lunga storia, attraverso 26 generazioni, la famiglia degli Antinori ha sempre gestito direttamente questa attività, intraprendendo scelte innovative e talvolta coraggiose, e sempre mantenendo inalterato il rispetto per le tradizioni e per il territorio. Oggi la società è diretta dal Marchese Piero Antinori, con il supporto delle tre figlie Albiera, Allegra e Alessia, tutte coinvolte in prima persona nelle attività aziendali. Un percorso fatto di tradizione, passione e intuizione: qualità trainanti che hanno condotto i Marchesi Antinori ad affermarsi come uno dei principali produttori italiani di vini. Ogni annata, ogni terreno, ogni idea che si voglia mettere in atto è un nuovo inizio, una nuova sfida, una nuova ricerca di margini qualitativi sempre più elevati. Come ama dire il Marchese Piero: “le antiche radici giocano un ruolo importante nella nostra filosofia, ma non hanno mai inibito il nostro spirito innovativo”. Alle tenute di Toscana e Umbria, patrimonio storico della famiglia, si sono aggiunti con il tempo investimenti in altre aree vocate per la produzione di vini di qualità, sia in Italia che all'estero. Luoghi dove è stato intrapreso un percorso di valorizzazione di nuovi “terroir” ad alto potenziale vitivinicolo, grazie all’impegno della famiglia Antinori, che già nella metà degli anni ’80 si è fatta carico di quello che è stato il rinascimento enologico del Bel Paese. Il “Solaia”, poi il “Tignanello”, e ancora il Chianti Classico Gran Selezione “Badia a Passignano”, e a seguire tutte le altre etichette: vini, quelli che nascono dal nome “Antinori”, che si distinguono per una produzione tecnicamente ineccepibile e qualitativamente eccellente, e che sono ormai da secoli sinonimo della più prestigiosa enologia dello Stivale.

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